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dal BIM in poi

Realtà virtuale: “the fourth wave of technology”

Ilaria Lagazio
09/06/2017

Le previsioni (Digi-Capital Platform Waves)  dicono che Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) costituiranno la “quarta ondata di crescita tecnologica”.

Le prime tre ondate sono state identificate, nell’ordine, nell’invenzione del PC, nella diffusione di Internet e nella diffusione dei mobile device.

Se l’insieme delle tecnologie del “Future of Making Things” costituisce un vero e proprio punto di discontinuità rispetto al passato (disruptive technologies), sicuramente Realtà Virtuale e Realtà Aumentata faranno in questo fenomeno di cambiamento la parte del leone.

Già, perchè “vedere” in modo realistico, tanto da sembrare reale tocca le nostre corde più profonde. Non è un concetto che richiede impegno come ad esempio la programmazione computazionale e quindi è destinata ad abbracciare un mercato allargato, che parte dal “consumer”, per arrivare ai diversi settori di mercato.

Non è difficile da credere: pensiamo a quanto un bel rendering possa fare la differenza “di impatto”, talvolta anche rispetto ad altri fattori ingegneristicamente più significativi ed eleviamo esponenzialmente questa potenzialità. Ecco che abbiamo un’idea del successo della realtà virtuale.

Questo grafico tratto da Goldman Sachs Global Investment Research ci mostra una stima dei campi di applicazione di VR e AR per il 2025: è sorprendente vedere come l’utilizzo di queste tecnologie in campi come healthcare, ingegneria, real estate, costituisca una fetta di applicazione poco lontana in volume di affari rispetto alla fetta consumer (videogiochi ecc.)

Siccome queste tecnologie non possono prescindere dall’utilizzo dell’hardware, noi tecnici di Autodesk Italia abbiamo cominciato a mettere “le mani in pasta”.

Eccoci in queste immagini alle prime prese con la nostra stanza virtuale:

Dalle prime impressioni, confrontando i diversi applicativi devo ammettere che siamo stati favorevolmente sorpresi da Revit Live: i rendering visualizzati su desktop o Ipad non gli rendono giustizia.

L’effetto immersivo attraverso il VIVE è davvero impressionante, abbiamo avuto la chiara percezione che Revit Live sia nato per la realtà virtuale e non sia una semplice evoluzione del rendering in cloud.

A questo link potete invece trovare un interessante presentazione della Virtual Room EMEA, con sede nell’ufficio Autodesk di Monaco, installazione decisamente all’avanguardia rispetto ai nostri esordi.

Siamo solo all’inizio di questa avventura…. stay tuned!

 

Ilaria Lagazio

Laureata in Ingegneria Civile e specializzata in Strutture, dopo una breve esperienza nel campo della progettazione si dedica all’industrializzazione dei sistemi edilizi come Building System Development Manager, gestendo il flusso delle informazioni dei componenti edilizi dal modello al cantiere. L’interesse per l’industrializzazione del cantiere e la gestione del dato progettuale la porta ad una esperienza negli Emirati Arabi e dal 2008 in Autodesk , dove oggi ricopre il ruolo di Senior Technical Sales Specialist

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