A cura di Ilaria Lagazio –
La situazione attuale ci porta quotidianamente ad ascoltare polemiche su come mettere in atto il distanziamento sociale in scuole, luoghi di lavoro e luoghi pubblici in generale.
Sono appena rientrata da queste strane vacanze e come suppongo tutti gli italiani mi sono sorpresa del pressapochismo adottato nel gestire le distanze nei locali, nei negozi, nelle “code”, basato sulla speranza piuttosto che sulla strategia.
Nella mia personale esperienza , tutti i divieti e gli obblighi si sono limitati a cartelli affissi all’ingresso che “raccomandavano” ai presenti di rispettare le regole.
Mi è capitato di dover utilizzare “app improvvisate” per la gestione delle code, a dir poco scandalose. In pratica l’assembramento veniva evitato “fuori” attraverso l’app e poi si formava una volta effettuato l’accesso, con buona pace del rispetto formale delle regole.
Nessun esercente – e sto parlando anche di grandi complessi – ha pensato di addizionare banalmente alle “app di gestione code” una davvero basica “intelligenza artificiale” che banalmente potrebbe raccogliere le wish list degli utenti (cosa vorrei visitare oggi, in quali servizi mi voglio recare) e indirizzare l’utente in tempo reale in base alle presenza, ai desiderata e alla posizione.
Tutti gli altri servizi di app gratuite “tipo coda all’ospedale” NON FUNZIONA per gestire ambienti complessi con code e servizi multipli.
Perchè nessuno ci ha pensato? La risposta è che manca totalmente una cultura del digitale e del Facility Management basato su di esso.
Fino a quando questo concetto non diventerà “disciplina”, tutto il resto resteranno solo parole e speranze.
E per diventare “disciplina” dobbiamo necessariamente passare per la digitalizzazione, per la pianificazione, per il BIM.
Suggerisco a questo proposito la lettura del seguente articolo – con script dynamo incluso – a cura di COLIN MCCRONE che ci spiega come con Revit e Dynamo si può pianificare la distanza sociale seguendo le linee guida di riferimento.
La sfida che abbiamo davanti è davvero complessa ed è chiaro che non sarà un singolo script a salvarci. ma la cosa peggiore sarebbe perdersi in polemiche invece di costruire con piccoli mattoncini di sperimentazione e condivisione, per capire che esiste un modo per uscirne.
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