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dal BIM in poi...

L’ultimo aggiornamento di Revit riporta nel menu “add ins” il bottone “Refinery”

Questa novità in pratica rappresenta la possibilità di lanciare direttamente Refinery da Revit senza aprire Dynamo, ma rappresenta una scelta più interessante se notiamo come Refinery nella sua attuale versione sia ancora un BETA.

É piuttosto evidente come la modellazione generativa si stia rapidamente avvicinando alla nostra quotidinità integrandosi “nativamente” in un software di modellazione parametrica ormai di utilizzo comune come Revit.

Creando un parallelismo con le “ondate di evoluzione tecnologica”, se Revit rappresenta lo step di evoluzione dal CAD al BIM, l’inserimento del Generative Design in Revit ci fa comprendere quanto velocemente ci stiamo avvicinando al mondo dell’Intelligenza Artificiale. Di fatto questo salto evolutivo tecnologico ci permetterà di innalzare la qualità e i benefici dei nostri progetti riducendone il costo; in altre parole un passo ulteriore verso la sostenibilità.

Perchè il Design Generativo è così interessante? Ripercorrendo la storia della modellazione a partire dal primo step analogico-digitale, notiamo che dopo il CAD la Modellazione Parametrica ci ha permesso di velocizzare la progettazione utilizzando una serie di famiglie parametriche (le famiglie di Revit) che aiutano la modellazione renedendo i progetti più performanti e rendendo l’attività del progettista volta più alla performance che al disegno.

Il successivo avvento della Modellazione Computazionale ha quindi rafforzato con Dynamo le potenzialità di Revit per permettere al progettista di utilizzare algoritmi e formule, rendendo così possibile la realizzazione di modelli rapidamente aggiornabili e analizzabili.

A questo punto però si è posto un nuovo dilemma: nel momento in cui Dynamo mi permette di generare centinatia o migliaia di possibili alternative, come faccio a valutare efficacemente le migliori alternative possibili?

La Modellazione Generativa ci viene incontro in questo compito complesso, consentendoci di effettuare sia l’OPTIONERING ovvero la generazione di decine, centiania e migliaia di soluzioni alternative secondo um metodo generativo ben definito e non necessariamente randomizzato e l’OPTIMIZATION ovvero l’individuazione della scelta della migliore possibile tra le opzioni generate.

Qulcuno ricorderà Fractal, interessante soluzione che generava un optioneering immediato e intuitivo, tuttavia carente dal punto di vista dell’ottimizzazione.

Refinery promette di soddisfare entrambe le esigenze, proponendo al progettista la scelta di diversi tipi di metodi generativi e del limite di generazioni a disposizione e un algoritmo di tipo evolutivo NSGA-II  capace di evolvere la soluzione in modo analogo al genoma umano.

Per saperne di più consiglio il seguente articolo di Kean Walmsley: https://www.keanw.com/2019/09/a-new-release-of-refinery-with-tighter-revit-integration-and-output-constraints.html

 

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Ilaria Lagazio

Laureata in Ingegneria Civile e specializzata in Strutture, dopo una breve esperienza nel campo della progettazione si dedica all’industrializzazione dei sistemi edilizi come Building System Development Manager, gestendo il flusso delle informazioni dei componenti edilizi dal modello al cantiere. L’interesse per l’industrializzazione del cantiere e la gestione del dato progettuale la porta ad una esperienza negli Emirati Arabi e dal 2008 in Autodesk , dove oggi ricopre il ruolo di Senior Technical Sales Specialist

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