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dal BIM in poi

L’ingegneria Strutturale del Futuro

Ilaria Lagazio
17/05/2017

Molto spesso riceviamo domande da parte di clienti e rivenditori riguardanti il futuro dell’ingegneria strutturale per Autodesk, relativamente a prodotti ormai “di una certa età” come Robot Structural Analysis e di labs come React Structure che ha acceso gli entusiasmi nei confronti di una piattaforma più moderna e flessibile alle esigenze di oggi.

Oggi segnalo un importante articolo di Michael Gustafson, Autodesk Industry Strategy Manager per le Strutture, che ci dà qualche aggiornamento in merito alle strategie di Autodesk in campo strutturale e di cui consiglio una lettura completa.

Di seguito un breve “riassunto” dei punti chiave dell’articolo.

L’approccio di Autodesk è sempre stato molto pragmatico nei confronti delle strutture. Chi ha seguito qualche mia presentazione strutturale anche in un passato remoto ha sicuramente visto un workflow che prevedeva una visione “Revit-centric”, con Revit come database di informazioni anche strutturali e la possibilità di linkare questo database a Robot Structural Analysis o ad altri software che attraverso l’Application Program Interface dialoghino con Revit.

Come più volte affermato, l’ecosistema Autodesk è da sempre aperto e sono benvenute tutte le applicazioni (strutturali in questo caso) che vogliono interfacciarsi a Revit. Ora una piattaforma come Forge esaspera questa apertura ad un mondo di applicazioni esterne, ma l’interoperabilità è da sempre un principio nella natura di Autodesk.

Un altro aspetto sottolineato nell’articolo originale è il ruolo dell’Ingegnere Strutturista, in profonda evoluzione. Cambiamenti e necessità che sfociano localmente con  “crisi delle Professioni”, ma che trovano la loro origine in un mondo in divenire in aspetti macroeconomici in evoluzione.

L’Ingegnere Strutturista, in passato figura quasi “mitica”, persino un po’ “strano” – non voglio offendere nessuno, facendo parte della categoria – chiuso nel suo studio a calcolare in autonomia, deve imparare ad occuparsi non solo di conti e calcoli statici o dinamici, norme e collaudi. Oggi deve imparare a occuparsi del progetto nel suo complesso, della sua “sostenibilità” a livello globale e funzionale, imparare complessi programmi di modellazione generativa, rispondendo alla domanda “qual è la struttura migliore” piuttosto che “starà in piedi questa struttura”. Deve, in altre parole, fare squadra. Non sempre, non per tutti gli Strutturisti si tratta di un cambiamento da poco.

Le prossime tecnologie legate all’Internet delle Cose (IoT) renderanno questa sfida ancora più grande, collegando all’attività strutturale hardware esterni, come droni, sensori, laser scan.

Autodesk, da sempre azienda che anticipa le tendenze tecnologiche (cambiando già con AutoCAD le regole del progettare), oggi abbraccia questa sfida investendo in modo differente. Il progetto lab “React Structures” del 2015 è stato un apripista nei confronti della semplificazione. Il successo che ha avuto in termini di download ha dimostrato che è davvero il momento di cambiare. React Structures è un software più intuitivo, semplice e immediato, tuttavia continua a chiudere lo strutturista nella sua nicchia, senza innescare quello che oggi viene chiamato “Connected BIM”.

Oggi più che mai si sta infatti investendo in Connessione, ovvero nella possibilità di collegare le piattaforme Autodesk a quanti più possibile Partner esterni (anche in campo strutturale) – come ad esempio SOFiStTiK e Graitec per il dettaglio delle armature e dall’altra parte investendo in soluzioni cloud in tutti i campi.

Da anni esiste Autodesk Structural Analysis for Revit, un cloud di calcolo per Revit. Onestamente non può oggi diventare oggetto di uso quotidiano in Italia per via del solutore oggi di tipo statico, per questo motivo non ne ho mai voluto parlaremolto. Tuttavia ci dà un’idea di come le cose potrebbero evolvere.

Oggi stiamo vedendo un enorme interesse intorno alla già citata piattaforma Forge, che attiva le soluzioni Autodesk e tutto l’ecosistema a dialogare al livello delle informazioni, senza gestire uno scambio fisico di file (che, si sa, tendono a tirarsi dietro una serie ben nota di problematiche).

Anche l’analisi strutturale, attraverso il Connected BIM e attraverso il cloud sarà quindi il futuro di come le strutture verranno calcolate e progettate.

Per concludere: cosa significa oggi tutto questo nei confronti dell’offerta Autodesk?

In attesa che il futuro diventi realtà,  Robot Structural Analysis continua ad essere parte integrante del portfolio Autodesk, costituendo un prodotto dotato di un robusto codice di calcolo che connette il modello al BIM Autodesk. Potete inoltre dare un’occhiata a Structural Analysis for Revit, un plugin che consente il calcolo statico in Revit direttamente sul cloud Autodesk. Inoltre, grazie all’API, è possibile utilizzare altre soluzioni strutturali, magari più localizzate per le vostre esigenze, collegandovi al modello Revit.

In concreto per ora, quasi nulla è cambiato, eccetto la disponibilità della piattaforma Forge e l’enorme investimento che Autodesk sta dedicando anche al Future of Making Thinkgs anche in ambito strutturale; spero tuttavia che questo chiarimento sulla visione sia d’aiuto a coloro che si interrogano sul futuro delle applicazioni.

Per ulteriori dettagli, vi rimando ancora all’articolo originale in Inglese, ove è possibile anche inserire i vostri commenti in merito. Trattandosi di un argomento molto discusso mi è sembrato doveroso, però, “rileggerlo” insieme.

Buona lettura.

[Inspired and translated from Michael Gustafson article BIM and Beam]

 

Ilaria Lagazio

Laureata in Ingegneria Civile e specializzata in Strutture, dopo una breve esperienza nel campo della progettazione si dedica all’industrializzazione dei sistemi edilizi come Building System Development Manager, gestendo il flusso delle informazioni dei componenti edilizi dal modello al cantiere. L’interesse per l’industrializzazione del cantiere e la gestione del dato progettuale la porta ad una esperienza negli Emirati Arabi e dal 2008 in Autodesk , dove oggi ricopre il ruolo di Senior Technical Sales Specialist

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